Le recensioni online stanno per cambiare, almeno in Italia. Un emendamento al disegno di legge sulle piccole e medie imprese introduce infatti nuove regole stringenti per garantire autenticità e trasparenza nelle valutazioni dei prodotti.
Le novità impatteranno direttamente tutti i venditori che operano su marketplace come Amazon, eBay e piattaforme di e-commerce, e nascono nasce dall’esigenza di contrastare le recensioni false e manipolate che danneggiano sia i consumatori che i venditori onesti.
Per chi gestisce un business online, comprendere queste nuove disposizioni diventa fondamentale per evitare sanzioni e mantenere la propria reputazione. Proviamo a riassumere insieme di cosa si tratta.
Il vincolo dei 30 giorni: tempistiche strette per le recensioni
La norma stabilisce che le recensioni devono essere pubblicate entro trenta giorni dall’utilizzo del prodotto o dalla fruizione del servizio.
Il limite temporale è una sorta di compromesso raggiunto in commissione Industria al Senato dopo diverse proposte. Inizialmente, infatti, il provvedimento prevedeva un termine di soli 15 giorni, ritenuto troppo restrittivo per i consumatori. Successivamente era stato proposto un periodo di 90 giorni, considerato invece eccessivamente lungo per garantire la freschezza della valutazione.
I 30 giorni finali permettono ai clienti di testare adeguatamente il prodotto senza lasciare trascorrere troppo tempo. Per i venditori Amazon, significa che le recensioni spontanee avranno maggiore valore se tempestive e recenti.
Autenticità verificata: solo chi compra può recensire
Il fulcro della nuova normativa riguarda l’obbligo che la recensione provenga da chi ha effettivamente acquistato e utilizzato personalmente il prodotto.
Non sono pertanto ammesse valutazioni di persone che non hanno avuto esperienza diretta con l’articolo o il servizio. La recensione deve corrispondere esattamente alla tipologia del prodotto acquistato e alle caratteristiche della struttura che lo offre.
Si presume dunque autentica la recensione corredata da evidenze fiscali come scontrini, fatture o documenti di acquisto verificabili.
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Divieto assoluto di incentivi e sconti per recensioni
Una delle disposizioni più rilevanti stabilisce che sia vietato promettere sconti, benefici o altra utilità in cambio di recensioni.
La pratica, purtroppo diffusa nel commercio online (ma già vietata in Amazon), viene considerata illecita e potenzialmente sanzionabile dalla nuova normativa italiana. A titolo di esempio, non possono essere offerti coupon sconto, prodotti gratuiti, rimborsi parziali o vantaggi futuri per ottenere valutazioni positive dai clienti. Anche gli intermediari e le agenzie che gestiscono la reputazione online dovranno rispettare questo divieto assoluto.

Sanzioni per recensioni false e verifiche manipolate
La normativa introduce altresì delle sanzioni specifiche per le recensioni attestate come verificate ma false o non provenienti da acquirenti reali. In particolare, viene considerata illecita ogni recensione che risulti verificata senza provenire da una persona fisica che ha effettivamente utilizzato il prodotto.
I venditori dovranno inoltre prestare attenzione anche alle recensioni sospette ricevute, potendo segnalare quelle che appaiono manipolate o false. Le piattaforme di vendita potrebbero implementare controlli più stringenti per verificare la corrispondenza tra acquisti e recensioni pubblicate.
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Come adeguare gli strumenti di richiesta recensioni
Per chi utilizza tool automatici di richiesta recensioni, come quelli disponibili per i venditori Amazon su ZonWizard, non ci sono rischi. Ci occupiamo già di configurare gli strumenti per inviare le richieste entro la finestra temporale dei 30 giorni dall’acquisto!
Per il resto, buona parte delle novità sono già inglobate su Amazon e, dunque, chi ha dimestichezza delle linee guida del marketplace non dovrebbe rimanere sorpreso.
Le email automatiche non devono dunque contenere alcun riferimento a sconti, bonus, prodotti omaggio o altri incentivi materiali. Il testo delle comunicazioni deve limitarsi a richiedere un feedback onesto basato sull’esperienza reale del cliente. È inoltre consigliabile includere un disclaimer che specifichi che la recensione deve essere rilasciata solo dopo l’utilizzo effettivo.
I venditori dovrebbero anche monitorare le recensioni ricevute per verificare che rispettino i criteri di tempestività e autenticità. Aggiornare le proprie procedure operative diventa infine essenziale per evitare di incorrere in violazioni normative involontarie.
Ricordiamo che il ddl contenente queste modifiche dovrebbe approdare in aula al Senato nella prossima settimana per l’approvazione definitiva.