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Perché l’estensione dei dazi USA – Cina riguarda anche i seller Amazon europei?

L’estensione di 90 giorni delle attuali tariffe tra Stati Uniti e Cina, annunciata a metà agosto, sta creando un interessante effetto domino che riguarda anche i seller Amazon europei. Se infatti è vero che per il momento i dazi USA-Cina rimangono al 30% invece di schizzare al 145%, è anche vero che si sta aprendo una finestra temporanea piuttosto importante per ridisegnare gli equilibri competitivi sui marketplace internazionali. Ma in che modo?

Cominciamo subito con l’ammettere che per i seller europei questo scenario presenta sia opportunità che minacce. Da un lato, infatti, la pressione sui competitor cinesi negli Stati Uniti potrebbe spingere questi ultimi a concentrare maggiormente i loro sforzi sui mercati europei, intensificando la concorrenza. Dall’altro, la stabilità temporanea delle tariffe offre ai seller europei la possibilità di pianificare strategie più aggressive per penetrare il mercato nordamericano.

I vantaggi competitivi sui mercati internazionali

Apparentemente, i seller europei si trovano in una posizione privilegiata per sfruttare questa fase di transizione. I competitor cinesi stanno infatti facendo i conti con dazi del 30% negli USA. I prodotti europei mantengono invece un accesso più libero al mercato americano, specialmente per determinate categorie merceologiche.

Il vantaggio potrebbe tradursi in concrete opportunità di espansione, soprattutto se non ci saranno inversioni di tendenza nel breve termine. I seller italiani, tedeschi o francesi possono infatti posizionarsi più aggressivamente su Amazon.com puntando sulla qualità del “Made in Europe” e su tempi di consegna competitivi attraverso il Fulfillment by Amazon.

Dunque, in attesa di capire se alla fine di questa finestra temporale di 90 giorni le cose cambieranno favorevolmente per la Cina, diventa fondamentale consolidare già oggi la presenza oltreoceano. Eventuali nuovi accordi commerciali potrebbero infatti modificare nuovamente le regole del gioco.

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Le pressioni competitive sul mercato europeo

Naturalmente, la medaglia ha anche un rovescio meno favorevole, rappresentato dall’intensificazione della concorrenza sui marketplace europei. I seller cinesi, trovando maggiori difficoltà nel mercato americano, potrebbero infatti ridirigere i loro investimenti e le loro strategie commerciali verso l’Europa, dove le barriere tariffarie rimangono più contenute.

Guai a pensare che questa dinamica sia lontana. È invece già osservabile in settori come

  • elettronica di consumo
  • abbigliamento
  • accessori per la casa

dove l’aggressività sui prezzi dei competitor asiatici sta aumentando significativamente. I seller europei devono dunque prepararsi a una battaglia competitiva più intensa, soprattutto su alcune piattaforme di maggiore riferimento nel vecchio Continente, come

  • Amazon.de
  • Amazon.fr
  • Amazon.it.

Per i seller europei l’obiettivo sarà pertanto quello di mantenere margini sostenibili mentre si compete con prodotti importati che beneficiano ancora di vantaggi strutturali legati ai costi di produzione e ai rapporti di cambio favorevoli. Non semplice, ma ci si può attrezzare con alcune strategie ad hoc.

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Le strategie di approvvigionamento e diversificazione

L’instabilità delle politiche commerciali internazionali sta spingendo molti seller europei a riconsiderare le proprie strategie di approvvigionamento. La dipendenza da fornitori cinesi, pur rimanendo economicamente vantaggiosa, comporta infatti rischi maggiori legati alla volatilità geopolitica.

Emerge quindi la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento. E non sono rari coloro che ricalibrano il proprio sourcing verso Paesi come

  • Vietnam
  • Thailandia
  • Bangladesh
  • soluzioni di nearshoring all’interno dell’Europa stessa.

Una diversificazione che, seppur più costosa nel breve termine, offre maggiore stabilità e prevedibilità nei costi.

Alcuni seller stanno dunque esplorando partnership con produttori dell’Europa dell’Est. Qui i costi di produzione rimangono competitivi, oltre al valore aggiunto della prossimità geografica e della maggiore facilità logistica.

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Le opportunità di breve e lungo termine

L’estensione tariffaria dei dazi USA – Cina, che copre gran parte del quarto trimestre, offre ai seller europei un’opportunità unica per massimizzare le performance durante la stagione più importante dell’anno. La relativa stabilità del contesto competitivo permette infatti una pianificazione più accurata delle scorte e delle strategie promozionali per il periodo natalizio.

I seller più lungimiranti stanno già utilizzando questo periodo per rafforzare la loro presenza sui marketplace internazionali. Investono in advertising, ottimizzano le schede prodotto, migliorano il customer service. L’obiettivo? Costruire una base solida di clienti fedeli prima che eventuali nuovi cambiamenti tariffari possano modificare gli equilibri di mercato.

Da questa fase possiamo pertanto trarre un’importante lezione. Ovvero, la necessità di sviluppare strategie flessibili e diversificate, capaci di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto commerciale internazionale. Per i seller europei, dunque, non solo sfruttare le opportunità immediate. Bensì, costruire le fondamenta per una crescita sostenibile nel lungo termine, indipendentemente dalle tensioni commerciali tra le grandi potenze economiche mondiali.

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